Io non lo so come ragionano i tedeschi. Il luogo comune vede noi italiani diametralmente opposti a loro. Loro così organizzati, ligi alle regole. Noi, al contrario, faciloni, approssimativi, con un concetto di regola più simile al significato di “consiglio”.
Girando un po’ per l’Europa in vacanza ho visto un sacco di famiglie tedesche, con queste madri che non hanno mai bisogno di alzare la voce con i figli, a loro basta alzare un sopracciglio. Loro non urlano, loro spiegano e ottengono il miracolo di farsi obbedire dai figli senza discussioni.
Ho sempre subito il fascino delle mamme tedesche, le ho spesso invidiate e osservate attentamente, come si osserva un illusionista alla ricerca del trucco.
Quando avevo i bambini piccoli, al mare, vedendole sussurrare “si va a casa” ed ottenere all’istante che la prole in totale autonomia si vestisse, raccogliesse i giochi senza proferire la ben che minima lamentela, ma anzi sorridendo e scherzando con i propri genitori, ero arrivata quasi alla convinzione, se non addirittura alla certezza, che utilizzassero l’ipnosi.
Ecco, io oggi non posso non pensare a questa madre tedesca, sempre che ce ne sia una visto che non si sa nulla in proposito, a cui nel giro di 48 ore è stato detto prima che il figlio era morto, poi che aveva ammazzato se stesso e altre 149 persone e poi che era malato e depresso. Forse quest’ultima cosa la sapeva già, ma dai, siamo sinceri… Se io avessi un figlio pilota d’aereo, che ha studiato negli Stati Uniti, bello come il sole, almeno ai miei occhi, sì insomma, a ‘sta storia della depressione forse non ci darei molto peso. E comunque mai e poi mai potrei pensarlo capace di una cosa del genere. Dai… è mio figlio!
Io non so come soffrono le mamme tedesche, ma ho figli e immagino che il suo dolore non possa che essere immenso. Dolore per non aver capito, dolore per non poter tornare indietro, un dolore pieno di domande, rimorso, vergogna, colpa.
E comunque, vigliaccamente, preferisco soffermarmi sul dolore di questa madre, così assurdo ed eccezionale, piuttosto che su quello dei genitori della scolaresca in gita, perché anche solo il pensiero di perdere un figlio di 16 anni in gita scolastica in modo così assurdo ed eccezionale è per me insostenibile.
….anche io non ho potuto pensare che a quel figlio e al senso di vuoto e angoscia dentro di lui.
solo il vuoto totale dentro può portare a un gesto così folle.
solo l’essere completamente solo……..
fra
"Mi piace""Mi piace"
😦
"Mi piace""Mi piace"