Voglio vivere senza paura.
Paura di sbagliare, paura del mio vicino di casa, paura delle persone strane sull’autobus, paura di chi chiede l’elemosina, paura di chi è diverso.
Sono stanca di aver paura, stanca di chi mi vuol far paura, stanca di chi mi dice di chi aver paura. Stanca di sentirmi dire solo quello che non ho, quello di cui avrei diritto, stanca di sentirmi derubata e non vedere quello che invece ho, il tantissimo che ho.
Voglio essere ingenua, voglio vivere leggera, voglio fidarmi delle persone perché se poi mi fregano, mi sfruttano, mi fanno del male non deve essere un mio problema, voglio poter dire “pazienza, è andata così”. Voglio che i miei figli non abbiano paura di rischiare, che abbiano spalle abbastanza larghe per affrontare le delusioni senza farsi abbattere, voglio che abbiano fiducia nel futuro, nelle persone che incontrano. Voglio che camminino per strada sicuri, a testa alta, anche se le strade non sono sempre sicure, anche se chi si incontra non sempre ha buone intenzioni. Voglio che sorridano sempre, anche quando va tutto storto.
La paura rende deboli, la paura rende fragili, la paura fa perdere occasioni, la paura mostra solo il brutto, nasconde il bello, la paura rende ignoranti.
Vorrei avere coraggio, sempre, anche quando non è facile, anche quando il buon senso dice di mollare, di rimanere a casa. Il coraggio di guardare tutto da una nuova prospettiva, voglio essere capace di non smettere mai di cambiare prospettiva.
Voglio avere le rughe ai lati della bocca causate dalle risate e non quelle tra gli occhi corrucciate. Non voglio odiare nessuno.
Non voglio preoccuparmi. Voglio “guidare la mia canoa” seguendo il fiume, affrontando le rapide, le rocce, mettendocela sempre tutta senza preoccuparmi di come stanno guidando la loro canoa gli altri, ma aiutando chi è in difficoltà senza chiedermi perché è finito nel pantano, evitando chi mi vuol tagliare la strada, cercando di non tagliarla a nessuno. Voglio fare tutto quello che è in mio potere fare e lasciare ad altri quello che non è in mio potere. Voglio fidarmi.
Voglio che il mio senso di giustizia traspaia dalle mie azioni e non dalle mie parole, che la giustizia non sia solo quella che riguarda solo il mio interesse ma quella che riguarda tutti.
Voglio non aver paura di essere compassionevole, retorica, banale, perché non voglio essere cinica anche se va tanto di moda, anche se fa “tanto intelligente”.
Voglio essere semplice, voglio mettercela tutta e poi lasciare che vada da sé.