Domani si ricomincia

cropped-moroso_misssarajevo.jpgDomani si ricomincia. Sveglia presto, cartelle, merende, scuola, casa, lavoro, porta di qua, riprendi di là.

Le chiamano vacanze di Pasqua ma durano solo 5 giorni, troppo pochi per riprendersi, abbastanza per abituarsi a svegliarsi tardi.

La tua vita riprende, ricominci a correre in questi giorni strani, strani da così tanti giorni che stanno diventando normali. Ci si abitua alle tragedie? Forse sì. Costa d’Avorio, Pakistan, Belgio, Grecia, Egitto, Turchia e chissà quanti altri posti che non so nemmeno dove si sono consumate e dove si consumano anche in questo momento tragedie.

Quello che c’era da dire è già stato detto, ci si è già scandalizzati, arrabbiati, le riflessioni sono già state fatte, le accuse lanciate, si è già fatto sfoggio della propria capacità di analisi, di sintesi, di approfondimento. Dopo Parigi si è rimasti sul tema una paio di settimane, dopo Bruxelles un paio di giorni, dopo il parco del Pakistan un paio d’ore.

Non ci rimane che la nostra vita e ce la teniamo stretta. Che decidano altri per noi, che ci pensi qualcun altro. Che quegli occhi severi di bambini possano distogliere lo sguardo da noi, e non importa se diventeranno occhi di uomini e donne che un domani non dimenticheranno.

Noi ora guardiamo, ci si stringe un po’ il cuore e diciamo “poveretti, non farmici pensare…” Potrebbe succedere anche a noi? Sì, potrebbe, ma non è successo, non è successo oggi.

Non farmici pensare…

Domani si ricomincia. Ed è primavera.

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