Ieri sera ho parlato con mio fratello via Skype.
Si parlava del mio blog e come al solito lui mi prendeva in giro. Ha avuto la malaugurata idea di dirmi a un certo punto “guai a te se scrivi un post su di me”.
E quindi eccomi qui.
Mio fratello è quello che da bambina mi chiamava “frignina”, che quando avevo 12 anni ha disegnato i baffi sul poster di Pierre Cosso che avevo in camera, quello che, quando a 16 anni mi preparavo per uscire con gli amici e mi guardavo davanti lo specchio, mi diceva “ma lo sai che sei proprio brutta?”.
Per un sacco di gente sono stata e sono tutt’ora “la sorella di…”.
Più di una volta sono stata avvicinata da ragazze che mi offrivano la loro amicizia con il solo vero scopo di conoscere lui.
Mi ha sempre dato della snob, eppure io il posto più lontano dove sono stata per andare a trovare degli amici è stato Roma. Lui invece per andare a trovare i suoi di amici va a Parigi, Londra, San Paolo, New York. Prende aerei con la stessa frequenza con cui io prendo la 90.
Avendo io fatto le magistrali di 4 anni, abbiamo fatto la maturità lo stesso anno ed è riuscito a umiliare il mio 48 con il suo fighissimo 59. Mi sarei anche ripresa la rivincita con il mio 110 alla laurea, ma lui ci tiene a sottolineare come in fondo la mia laurea in “materie letterarie”, facoltà di magistero, non sia paragonabile alla sua…
Comunque, sia il mio sia il suo corso di laurea non esistono più, per cui almeno su questo siamo pari…
Le rare volte che mi sente parlare in inglese mi chiede a cosa cavolo siano serviti i miei due mesi in Australia e mi corregge con la sua impeccabile pronuncia Oxfordiana.
Torna a casa due volte all’anno, ma è sufficiente per convincere mia madre che lui è sempre presente, che lui l’aiuta in tutto.
Il suo massimo divertimento è farmi incazzare.
Eppure è quello che mi chiama alle 22.30 dicendomi che a mezzanotte gli scadono le miglia e che se voglio andare a trovarlo quest’estate mi può fare lui i biglietti dell’aereo subito.
È quello che, non si sa come, riusciva ad essere in Italia nei momenti più bui della malattia di mio padre e si faceva le notti in ospedale senza battere ciglio.
È quello che mi ha sempre fatto i regali più belli, quello che si ricorda i compleanni dei miei figli e che mi fa sempre arrivare con Interflora i fiori per il mio di compleanno.
I viaggi più belli che ho fatto sono stati quelli per andare a trovarlo in giro per il mondo.
È quello che quando è nei guai mi chiama.
È la persona che ho detestato di più nella mia vita ma anche quella su cui so che posso sempre contare.
Ed è uno dei motivi per cui ho deciso di avere tre figli.
Pierre Cosso!! Mi ero scordata della sua esistenza, cosa hai portato a galla 😀!
"Mi piace""Mi piace"
L’ho visto per caso in TV qualche giorno fa… e sarebbe stato meglio di no… I miei sogni di preadolescente sepolti nella memoria, distrutti in un secondo…
"Mi piace"Piace a 2 people
Oh mamma!!! Non credevo fosse mai più apparso in tv dopo la nostra adolescenza
"Mi piace"Piace a 2 people
che bella dichiarazione d’amore, per un fratello maggiore rompiballe! (Scusa, forse mi sono immedesimato troppo)
"Mi piace""Mi piace"
Oddio… amore… diciamo affetto sincero… ai fratelli maggiori certe soddisfazioni non si danno… 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ecco, vedi!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Questo è il post più bello che hai scritto….forse perché in qualche modo ho fatto parte della vostra infanzia e mi ha fatto sorridere e piangere.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie! Anche se adesso la curiosità di sapere chi sei è fortissima…
"Mi piace""Mi piace"