Ed eccoci qui.
Un altro anno è passato e con ieri sono quattordici.
E adesso cambia tutto.
Tra poche settimane l’esame di terza media, lo scorso week end gli ultimi assalti del circuito under 14…
Per la legge italiana sei diventata grande: puoi viaggiare da sola e cominci ad essere tu la responsabile delle tue azioni.
Da adesso in poi dovrai sempre di più cavartela da sola. Affrontare le delusioni, conquistarti quello che desideri, credere nei tuoi sogni. Hai le spalle grosse e stai imparando a incassare e andare avanti.
Le difficoltà che si incontrano da bambini sono convinta siano un tesoro prezioso per il nostro futuro essere adulti, l’importante è trovare la strada per superarle.
E mentre scrivo questo mi viene in mente un episodio di qualche anno fa. Tornavamo da scuola e tu piangevi. Facevi la terza o la quarta elementare. Le tue compagne durante l’intervallo giocavano a mamma e papà. Tu avevi chiesto di poter giocare con loro ma la maggior parte di loro non ti voleva. Una tua compagna aveva interceduto per te e alla fine eri stata ammessa, a patto che tu facessi il gatto. Morto. Ricordo che singhiozzavi e mi dicevi “mamma, ma ti rendi conto? Volevano che io facessi il gatto morto!”
Io ti guardavo e non sapevo se ridere o piangere con te. Prendevo tempo alla ricerca delle parole giuste ma non mi venivano. In quell’istante avrei preso tutte quelle bambine e le avrei shekerate come un daiquiri ma allo stesso tempo non potevo non riconoscere loro una certa creatività oggettivamente esilarante.
Entrando nel cancello di casa abbiamo incontrato una vicina, mamma di una ragazzina della tua età. Vedendoti turbata ci ha chiesto che cosa fosse successo e con una bella faccia sorridente ti ha detto “tranquilla, a scuola le amicizie sono una ruota che gira: oggi a me, domani a te. Non prendertela e vedrai che tra poco ci riderai sopra”.
Quando penso al gatto morto mi viene ancora da ridere, a te forse un po’ meno, ma in quinta eravate tutte amiche e quando vi incontrate per strada adesso vi salutate ancora con affetto.
Ecco, il mio augurio per i tuoi quattordici anni è di imparare a trovare sempre il lato comico di tutto. Le parole feriscono, lo so. Ma per ogni colpo preso l’importante è capire come è stato dato e perché lo si è preso, per fare in modo di non prenderlo un’altra volta o almeno fare in modo di non farsi molto male.
Cammina sempre a testa alta, sorridi, tieni il cuore aperto, dì sempre quello che pensi e goditi la vita, le persone che incontrerai, i posti bellissimi che vedrai, i successi che otterrai.
La vita è bellissima e per te è appena iniziata. Vivitela tutta.
Auguri!
La tua mamma
mi unisco all’augurio, lo stesso che farei a mio figlio (che ha quasi la stessa età), simile sensibilità alle ferite e grande capacità di ironia che gli permette di rimarginarle e proseguire. Tenere il cuore aperto e godere del lato bello della vita, speriamo! 🙂
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…speriamo… 🙂
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Non dico quasi niente. Dico solo che la faccio leggere a Chiara (in prima media…)
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Piccole donne crescono… e a noi non ci rimane che guardarle crescere. Ma la maggior parte delle volte, per fortuna, è un bel vedere. 🙂
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Le prime sfide della vita, dico che riuscire a cogliere il lato positivo dei “problemi” o trasformarli tali è un vantaggio, il tempo poi paga questo sforzi in soddisfazioni.
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