Sono nata d’estate.
Nel bel mezzo dell’estate direi. Ho avuto feste di compleanno improbabili, al mare, in montagna, nella deserta Milano, al campo con gli scout, in uffici con molte scrivanie vuote. Gli invitati non erano mai scelti, erano sempre “quelli che c’erano”.
Ho sempre ammirato chi si ricordava del mio compleanno, perché in anni senza google e facebook, era sorprendente che qualcuno a settembre, di ritorno delle vacanze, mi dicesse “ehi, auguri, anche se in ritardo”. E io in quel momento gli volevo veramente molto bene.
Ho avuto feste improvvisate, torte della nonna fatte in forni sconosciuti di case al mare in affitto, candeline infilate in panini alla nutella, torte gelato trovate sul fondo dei frigoriferi di piccoli negozi di alimentari di remote località vacanziere. In mancanza di candeline ho avuto candele alla citronella, torce antivento e un anno pure un cero rosso da cimitero.
Eppure queste feste mi sono sempre piaciute un sacco. Perché sono sempre state feste che sapevano di vacanza, di viaggi, di cene all’aria aperta, di tramonti, di fuochi, di nuovi amici appena conosciuti, di vecchi amici eletti a compagni di vacanze, di parenti, di chi “è ancora a Milano”, di colleghi già abbronzati mescolati a quelli pallidini che ancora facevano il conto alla rovescia per le ferie.
Non ne ricordo nessuna in particolare, perché le accumuna un loro essere alla fin fine giornate e serate del tutto normali, con quell’atmosfera di festa discreta e rilassata, dove tutti in fondo sono i festeggiati.
Tra poche ore sarà il mio compleanno.
Gli anni sono tantissimi, un numero spropositato rispetto a quelli che mi sento e alla mia età mentale.
E la giornata la passerò con gente che conosco pochissimo, seduta su un prato a farmi raccontare le fantastiche avventure vissute da un lupetto con gli occhiali alle sue prime vacanze di branco con gli scout.
A onor del vero mi hanno detto che devo travestirmi da non so bene cosa e che dovrò fare non so quale gioco…
Ecco. È il mio compleanno, compio un sacco di anni, vengo in qualità di “madre”, va bene festeggiare sempre in modi originali, ma… facciamo che il travestimento anche no?
Auguri Anna!
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Ma grazie! Quanto tempo! Un bacione a te e a tutta la tua famiglia!
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Anna sei bravissima a scrivere è bella L idea della foto, anche se mi ha fatto venire un po’ il magone, né approfitto per farti tanti Auguri assieme a tua zia Speranza. Auguri dallo zio Elio
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Trovata per caso mentre ne cercavo un’altra. Il nonno con la maglia di lana quando deduco facesse un caldo boia, la nonna che se la ride, la mamma giovane giovane, e la consapevolezza che a scattare la foto sia stato il papà… mi è sembrata bellissima per festeggiare. Grazie degli auguri!
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