Agosto

È Agosto.

La partenza si avvicina, fa caldo, tu devi assolutamente finire un lavoro prima di partire. E sei stanca. Stanchissima. Il pensiero delle valige, cosa metterci dentro, della casa da chiudere, il frigo da svuotare, le ultime lavatrici da fare e tutto quello che va fatto prima di partire ti rende ancora più stanca e nervosa.

Ma lotti contro te stessa e ti metti al computer, anche se stamattina hai fatto gli esami del sangue, anche se ti hanno detto che la tiroide comincia a fare i capricci, anche se ti hanno spiegato che forse è per quello che sei sempre stanca, anche se il tuo medico, quello simpaticissimo, ti ha detto che non si può dare sempre la colpa alla tiroide, che la stanchezza, le gambe gonfie, la fatica a concentrarsi è tipico dell’età… Insomma, ti ha dato della vecchia con un sottinteso “è agosto e c’ho caldo, fatti ‘sti esami del sangue e ne riparliamo a settembre con il fresco”.

Nonostante tutti questi “anche se”, ti metti seduta e cerchi di concentrarti. E qui arriva il bello della vita del free lance.

– Mamma devo fare la doccia?

– Mamma, in bagno fa caldo, come faccio a fare la doccia?

– Mamma, che pantaloni mi metto?

– Mamma, metto i vestiti di ieri?

– Mamma, metto questi ma voglio portarli via, me li lavi stanotte?

– Mamma, che cosa stai facendo?

– Mamma, te lo trovo io il testo che non trovi.

– Mamma, mi ricordo un bel pezzo ma non lo trovo…

– Mamma, hai provato a cercare in questo libro, e in quello?

– Mamma, mi sono rotto le palle, arrangiati.

– Mamma, ma quando partiamo?

– Mamma, ma dove andiamo?

– Mamma, cosa devo portarmi?

– Mamma, devo fare i compiti?

– Mamma, non ho voglia di fare i compiti.

– Mamma, perché devo fare i compiti?

– Mamma, cosa stai facendo?

– Mamma, mi sono dimenticato di fare colazione.

E pensare che c’è stato un tempo che sognavo il giorno in cui qualcuno mi avrebbe chiamato “mamma”.

Li ho portati dalla nonna.

Le valigie la farò stanotte.

Buone vacanze.

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