La responsabilità personale

Questa pandemia ci sta facendo riscoprire il significato del termine “responsabilità personale”.

Abbiamo compreso come la differenza la facciano le persone, indipendentemente dal partito politico di cui fanno parte, da quale lavoro facciano, a quale categoria sociale appartengano.

È stata l’occasione per vedere i coraggiosi e i codardi, i preparati e i venditori di fumo.

Abbiamo capito che non tutti i leghisti sono uguali, che non tutti i medici sono uguali, che non tutti i sindaci sono uguali, che non tutti gli imprenditori sono uguali, che non tutti gli influencer sono uguali, che non tutti i giornalisti sono uguali, che non tutti gli insegnanti sono uguali. E che si possono rompere gli schemi, che si può cambiare il sistema. Giorgio Armani ribalta il mondo della moda, Zaia fa il contrario di Fontana, alcuni imprenditori riducono stipendi a dirigenti, danno incentivi agli operai, si preoccupano dei sistemi di sicurezza dei proprio dipendenti. Insegnanti che a malapena sapevano usare whatsapp si trasformano in hacker provetti, nonni che usano zoom e fanno la spesa online.

Non sono “gli industriali”, non sono “i politici”, non sono “i medici”, non sono “gli insegnanti” sono proprio loro, con il loro nome e cognome. E come loro siamo noi. Anche noi abbiamo la nostra responsabilità personale. Noi non siamo solo “i cittadini”, “i milanesi”, “i lombardi”, noi siamo noi, con il nostro nome e cognome.

La pandemia ci costringe a scegliere quali persone vogliamo essere, come vogliamo agire, se approfittare della situazione, subirla o fare la differenza. Rivoluzionari o codardi.

Io ho un’età in cui è meglio che stia a casa, ma posso sostenere economicamente nel mio piccolo chi reputo più in difficoltà. Posso informarmi e sostenere chi si batte per quello che io reputo giusto. Ma soprattutto posso uscire dallo schema mentale di classificare tutti per categorie, ma guardare i fatti e non le parole, i fatti e non la categoria di appartenenza.

È iniziata una rivoluzione e vorrei farne parte.

Stamattina va così. Domani non lo so.

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