Stasera a Milano tira vento. Le tapparelle sbattono e mi agitano. Tutto in realtà mi agita.
Non leggo più i giornali, mi agitano.
I pensieri che mi assalgono prima di dormire mi agitano: gli appuntamenti da prendere, le scadenze, tutte quelle cose che sto rimandando perché mi agitano.
Nel buio sento il cane che dorme e i ragazzi che spengono le luci.
Il giorno finisce, il vicino abbassa le tapparelle ma la vicina non abbassa il volume della Tv.
Sono le undici, ho spento la mia luce mezz’ora fa. Credevo di essermi addormentata e invece la tapparella sbatte, il cane sogna e sospira, il consorte russa delicatamente e io mi ritrovo con il cellulare in mano.
Ma non ho niente da dire.
È solo un altro giorno lento che finisce. Mi piace la lentezza, non mi piace l’agitazione.
La tapparella sbatte, una sirena passa in lontananza.
In attesa di addormentarmi sono passata da qui.
Ma adesso spengo il cellulare e aspetto che venga domani.
Buona notte.