È una cosa orrenda. Te stai lì, al buio e vorresti con tutte le tue forze dormire ma non ce la fai. Ti alzeresti a stirare, lavorare, ma non puoi perché sveglieresti quelli che invece riescono a dormire benissimo.
Il cervello si affolla di pensieri, il cuore comincia ad accellerare e tu vorresti rallentarlo, svuotare la mente ma non ci riesci. Vorresti che il materasso ti inghiottisse, che qualcuno apparisse e ti dicesse “tranquilla, domani si sistema tutto”. Cerchi di attuare quel poco che hai imparato nei pochi mesi di yoga che hai fatto, provi a recitare un rosario, supplicando che qualcuno si prenda questa ansia e se la porti via.
Unico sollievo: scrivere. Ma non puoi scrivere tutto quello che vorresti perché questo blog è pubblico, e come mi hanno fatto notare di recente, io scrivo già fin troppo di me. Mi hanno chiesto “ma non ti mette a disagio far sapere a tutti i fatti tuoi?”. Onestamente? No. Anzi. Mi libera. Però so pormi dei limiti: fin che si parla di me ok, ma se per parlare di me devo parlare di cose di altri, allora mi censuro. E così non posso scrivere tutto tutto quello che vorrei.
So che parlare di ansia è monotono e noioso, eppure questa stramaledetta ha la capacità di prendersi il cervello e focalizzarlo su qualcosa ingigantendo i problemi, rendendoli enormi, insormontabili.
Una volta è il lavoro, una volta i familiari, poi la salute, oppure i guasti in casa o i vicini. Non importa cosa sia: sebbene razionalmente io sappia che a tutto c’è soluzione, il mio cuore e il mio cervello continuano a comportarsi come se io fossi sull’orlo di un baratro.
Invidio tantissimo le persone che sanno rimanere leggere, quelle che non se la prendono, quelle dalla fede incrollabile nella provvidenza, quelle risolute e pratiche, quelle sicure di se, quelle che non sopportano gli ansiosi. Quelle che dormono sonni tranquilli.
Sono andata a letto alle 23.15. Sono le 5.33. Sono sveglia dalle 3. Tra un’ora suona la sveglia.
Tra poco è un altro giorno e sono certa che porterà solo belle cose.
Devo solo convincere di questo cuore e cervello.