Una casa per me dovrebbe avere sempre un divano. Su un divano si può fare di tutto: chiacchierare, dormire, mangiare patatine, leggere un libro, giocare con l’Ipad, telefonare, ascoltare musica, coccolarsi, fissare il soffitto, piangere, ridere, far viaggiare la mente.
Esistono divani di tutte le forme, di diversi materiali, colori, tessuti. Possono essere così rigidi che sei costretta a sederti come le signorine dell’ottocento, oppure soffici al punto che ti ci puoi abbandonare come su una nuvola del paradiso.
Un pranzo domenicale perché possa chiamarsi tale deve concludersi con una pennica sul divano. Seduti su un divano è difficile litigare: se si litiga di solito ci si alza… Si può essere tristi o felici, abbattuti o malinconici, si raccolgono le idee, si trova il coraggio, ci si riposa e ci si ripensa. E quando finalmente si è pronti ci si alza con un bel “dai, va be’, andiamo…”.
I divani delle nostre case ci guardano vivere, ci offrono ristoro e ci aspettano quando torniamo a casa stanchi o soddisfatti per ascoltare la nostra giornata.
Viaggi dal divano.
Bella riflessione. E quante cose si fanno sul divano… è vero.
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